Dopo l’articolo su come ho spiegato a mia nonna il mio lavoro (e spero davvero che lei mi abbia capita), pensavo di aver esaurito tutti gli aneddoti divertenti da poter raccontare sulla professione del Seo. Ma mi sbagliavo. Le mie giornate sono ricche di momenti in cui cerco con pazienza di istruire i miei clienti, amici o parenti sul mio lavoro. A volte, trascorro ore intere al telefono con un cliente e mi ritrovo a guardare sulla cornetta per capire da quanti minuti sto spiegando la stessa identica cosa. La domanda sorge spontanea: sono io che non mi sò spiegare o sono loro che non mi vogliono capire?
La scorsa volta, ho detto a mia nonna chi è un Seo e di cosa si occupa. Questo è uno step che, con i miei clienti, ho già superato. In molti, infatti, quando arrivano da me, hanno già avuto (brutte) esperienze con altri Seo o ne cercano uno per la prima volta perchè sanno cosa occorre al loro business online. “Se sanno chi è un Seo allora è tutto più semplice“, penserete voi. E’ qui, che invece, arriva la parte ancora più complicata, spiegare che “Sono un Seo, non sono un Mago“, ovvero, far capire ai miei clienti che il Seo non ha la bacchetta magica per convertire tutti gli accessi al sito in vendite o contatti, o per portare in una settimana in cima alle ricerche di Google un sito senza versione mobile, non ottimizzato, graficamente sgradevole e male organizzato.
Sono un Seo, non sono un mago
Se abbiamo capito con chiarezza (e spero davvero che sia così) che il Seo si occupa di “ottimizzazione” di un sito affinchè questo diventi gradevole per i motori di ricerca, allora viene da sè che l’ottimizzazione non è una scienza esatta. Ottimizzare significa mettere in pratica tutte le tecniche possibili che possano influire positivamente sulla posizione di un sito nelle serp di Google ma, e qui viene il punto dolente che nessuno vuole capire (o, per lo meno, capisce ma spesso si lascia imbambolare da chi afferma il contrario) Google non rivela a nessuno il funzionamento dei suoi algoritmi in modo preciso. Dà solo indicazioni su come compiacerli il più possibile e, cosa ancora più importante, ci guida verso la soddisfazione delle esigenze degli utenti, proprio perchè, lo scopo di un motore di ricerca è quello di fornire agli utenti dei risultati che siano il più possibile utili ed ordinati. Insomma, non mi stancherò mai di ripeterlo (i miei clienti lo sanno), ottimizzare un sito è importantissimo, ma pensare al proprio business ed ai propri clienti lo è ancora di più perchè, se il nostro servizio/bene cattura l’attenzione ed i commenti positivi degli utenti, saranno proprio gli utenti stessi a migliorare la nostra reputazione sul web esprimendo sui social network o su altri siti il loro apprezzamento.
Faccio un esempio per spiegarmi meglio. Se paghiamo per apporre la nostra pubblicità in maxi schermo al centro della città ma poi le persone vengono nel nostro negozio e questo appare brutto, disorganizzato e poco fornito, queste persone non torneranno più e, cosa ancora peggiore, comunicheranno ad altri il loro disagio.
Quindi, per tornare a noi “Sono un Seo, non sono un mago“. Delle volte ottimizzare un sito non è abbastanza, ci vuole pazienza, perseveranza e tanto vero lavoro per compiacere i clienti ed incentivarli a comunicare ad altri sulla rete la loro esperienza positiva (speriamo).